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Oggi una mia paziente mi racconta una situazione verso cui si sentiva in colpa, dopo un pò che lavoro con lei le chiedo di identificare la “voce interna” che la giudica e lei mi dice che è della sorella, dove la senti, ecc…. identifico un punto nel corpo e faccio la funzione bilanciata di riconoscimento delle proprie emozioni, collego all’ologramma e alla fine del lavoro chiedo cosa nota di diverso, e lei: in fondo non è la voce reale di mia sorella perché lei mi vorrebbe comunque felice, non serve sentirsi in colpa…”” pochi minuti per un grande lavoro di consapevolezza!!!
Teresa Antonelli (Quanti-Ka 2)
Studio Psicologia Fermo
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