Inizio con una domanda provocatoria:
“E se la ricerca delle cause di un problema, nelle vite precedenti fosse solamente un modo per spostare l’attenzione dal presente e cercare una causa al di fuori di noi per scaricarci la responsabilità della realtà che stiamo generando attorno a noi?”

In una visione Olistica e multidimensionale della vita, quello che noi siamo e viviamo nel nostro presente è il risultato di tutta la nostra storia.

Storia che non si limita alla vita attuale.
Così come non siamo solo il risultato dell’eredità genetica dei nostri antenati come ci vogliono far credere.

Per comprendere la nostra vita e il nostro presente è necessario prendere in considerazione la storia della nostra anima.

La nostra anima, ha una moltitudine di incarnazioni che la nostra mente comprende e capisce solo se le immaginiamo in un’ottica di tempo lineare: in questo caso le chiamiamo ‘”vite precedenti” rispetto all’attuale.

Che cosa sono le vite precedenti nello specifico ?

In un’ottica di tempo lineare si definiscono vite passate le precedenti incarnazioni dell’anima, in luoghi, tempi e ruoli differenti.

In ottica quantistica, avendo a che fare con il tempo in modo non è lineare, possiamo considerarle realtà parallele.

Queste, sono altre versioni di noi stessi che sono contemporaneamente presenti nel momento presente anche se non visibili.


Negli ultimi anni c’è stato un interesse sempre crescente a proposito delle vite passate e sono rese fruibili anche al grande pubblico tecniche di ipnosi regressiva per andare a riconoscere chi eravamo, cosa facevamo e cosa è successo in quelle vite precedenti e che sta condizionando il nostro attuale presente in modo negativo.

Questo, permettimi di dirlo, è stato anche un alibi per qualcuno perché grazie alle tecniche che utilizzano l’accesso alle vite passate, ha spostato la sua attenzione coscienti dai veri problemi che ha per dare la colpa o la responsabilità a qualcosa di altro.
In pratica è una forma di evasione o evitamento dal prendersi la vera responsabilità per quello che accade o ottengono queste persone nella loro vita.

E’ una sorta di giustificazione dei propri drammi del presente.


Ma siamo davvero sicuri che tutte le colpe siano nelle vite passate precedenti ?

Non potendo avere un riscontro oggettivo ma solo soggettivo, quale tipo di consapevolezza è possibile acquisire che ci permetta di cambiare veramente nel presente?

Ma la cosa più importante da considerare è che ci sono assolutamente persone che non hanno bisogno della consapevolezza per poter cambiare questa “distorsione informativa” presente nel campo matrice della persona.

Se non lo sai, il campo matrice personale è quella struttura energetica che ha tutte le “informazioni”, tutta la programmazione”, tutto il software (per dirla in modo tecnologico) che permette alla persona di avere quella forma, quella struttura, quelle funzioni, quell’atteggiamento.

In pratica, regola ogni manifestazione fisica, psichica, emotiva e sociale dell’essere umano.

Quando in questo campo olografico più vicino al corpo fisico, i file sono alterati o si alterano (energia e informazioni), ecco che anche le funzioni bioenergetiche, emotive, mentali e fisiche di alterano come diretta conseguenza della variazione.

Tutte le “questioni irrisolte” che secondo altri metodi hanno a che fare con le vite passate, in ultima analisi risultano come variazione informativa nel tessuto olografico della persona.

Ecco perché con Quanti-Ka è possibile andare a lavorare sulle “cause” che noi categorizziamo come derivanti dalle vite precedenti.

Lo facciamo mantenendo comunque il focus sul presente e assumendoci la responsabilità di osservare i cambiamenti che avvengono dopo aver sciolto le incoerenze (distorsioni informative rispetto alla programmazione originale), siano esse derivanti da vite precedenti che dalla vita attuale.

Tutte le persone che imparano il “protocollo in 5 passi” di Quanti-Ka, sono in grado di farlo…anche se non c’è consapevolezza.

In fondo che cosa cambia sapere o non sapere che cosa è accaduto in passato se non abbiamo la possibilità di avere un riscontro cosciente?

Per alcune persone assolutamente nulla.

E’ un po come se trovi il vetro o il piano del tuo tavolo macchiato:
se hai a disposizione un panno-spugna e uno sgrassatore, cosa ti serve sapere perché si è macchiato o con che cosa ?

Prima provi a togliere la macchia.
Se ti riesce, bene.

Solo nel caso non fosse sufficiente allora andrai ad approfondire per capire con cosa si è macchiato e quale prodotto specifico serve per togliere la macchia.

Ecco, con Quanti-Ka, chiunque può trovare questa soluzione semplice e veloce.

Se non dovesse bastare su alcuni tipi di persone…forse più mentali e che hanno bisogno di “conoscere di più”, allora potrai andarci con altre tecniche di sicuro più lunghe e laboriose di un protocollo di Quanti-Ka che se sei all’inizio, si fa in 5-10 minuti.

Se stai cercando una tecnica che ti permetta di operare dei veri e propri cambiamenti ad ogni livello e di aiutare gli altri

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